La dama di creta by Christiana Moreau

La dama di creta by Christiana Moreau

autore:Christiana Moreau [Moreau, Christiana]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Nord
pubblicato: 2022-04-20T22:00:00+00:00


XI

COSTANZA

Nel laboratorio dei fratelli Pollaiolo c’era fervore, tutti si davano un gran daffare.

Piero aveva ricevuto una commessa importante: un’allegoria dei quattro elementi da dipingere su quattro tavole per il palazzo della ricca famiglia Piazzesi. Lavorava giorno e notte nonostante la salute sempre più precaria, circondato dai suoi allievi e sforzandosi disperatamente di stare nei tempi stabiliti.

Quanto ad Antonio, lui doveva realizzare un pannello di bronzo a tutto tondo per Piero de’ Medici, detto il Fatuo, che aveva preso il posto del padre Lorenzo il Magnifico, morto un anno prima, alla guida della città.

Erano tempi sempre più agitati e minacciosi, e per il nuovo signore di Firenze le cose stavano diventando preoccupanti. Suo padre si era impegnato moltissimo in politica, trascurando tuttavia gli affari di famiglia, che ora stavano andando male al punto di dover chiudere alcune filiali all’estero. Ma se il Magnifico era pressoché onnipotente, e non si faceva scrupoli quando si trattava di annientare qualcuno dei suoi numerosi nemici, il figlio Piero il Fatuo era invece descritto dai suoi concittadini come un sovrano mediocre e vanitoso. Ed era il bersaglio delle accese omelie del frate predicatore Savonarola, che accusava di corruzione l’intera famiglia regnante.

I sermoni di Savonarola, che poi venivano stampati e diffusi, facevano sempre più breccia tra il popolo.

Fu in tale contesto che Piero de’ Medici commissionò ad Antonio un bassorilievo intorno alla figura di Ercole, che era stata così importante per suo padre: Ercole proteggeva le mele d’oro del giardino delle Esperidi, mele associate alle palle che compaiono nello stemma dei Medici. Grazie a quell’opera, la Battaglia di dieci uomini nudi, il Fatuo sperava di riportare l’arte nel cuore dei fiorentini proprio come aveva sempre saputo fare il Magnifico.

Antonio aveva disegnato i cartoni preparatori a sanguigna e a carboncino, poi ne aveva fatto un’incisione; adesso bisognava realizzare il bassorilievo in terracotta. S’immergeva in quel progetto in maniera febbrile perché, una volta finito, sarebbe stato il primo esemplare di un soggetto mitologico a tutto tondo. Voleva che quello diventasse con assoluta precisione il capolavoro che vedeva in modo chiaro nella mente, perché in tal modo il suo nome sarebbe rimasto per sempre sulle labbra dei fiorentini. Aveva concepito i personaggi l’uno di fronte all’altro in un combattimento mortale, non come nell’arte antica bensì come venivano evocati nella Guerra civile del poeta latino Marco Anneo Lucano.

La sua opera cercava l’espressione dello sforzo muscolare, l’estetica del gesto, la riproduzione degli spasmi del corpo, e tutto ciò non poteva che mostrarlo attraverso le membra possenti e contratte di nudi vigorosi. Il soggetto era senza dubbio mitologico, ma in uno stile assolutamente neopagano.

Antonio diede a Costanza un incarico importante: plasmare l’argilla sul modello della sua incisione. Era un chiaro segno di fiducia nei suoi confronti, nelle capacità che aveva dimostrato fino a quel momento con altri lavori più modesti. Lei accolse quel compito con gioia ed entusiasmo, non scevra tuttavia da una certa inquietudine. Sentiva che quello era il momento decisivo per il suo futuro da scultrice, un’occasione forse irripetibile che le stava offrendo il destino, e che non andava dunque sprecata.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.